LA GUIDA DEFINITIVA AL REFLUSSO GASTRICO.

[Il Metodo Trabucco NON è osteopatia]

Soffri di problemi di reflusso gastrico, ernia iatale e tachicardia/extrasistole da reflusso? In questa pagina scoprirai la cura che agisce direttamente sulle cause del tuo disturbo
(e non solo sui sintomi)!

Cos’è il Metodo Trabucco?

Sono la Dottoressa Imma Trabucco e anch’io ho sofferto in passato di reflusso gastrico. Tosse stizzosa, tachicardia, sapore acido in bocca, difficoltà digestive, salivazione e muchi ricorrenti, bruciori …Conosco perfettamente tutti i sintomi del reflusso gastrico, perché li ho vissuti in prima persona.

I problemi legati al reflusso mi impedivano di avere una vita normale e di mangiare quello che volevo. La cosa più terribile era la risalita della saliva in bocca in qualsiasi momento della giornata, che mi costringeva a girare con un fazzolettino di carta sempre in mano. I farmaci antiacidi che prendevo purtroppo non servivano a nulla.  Così, per evitare l’imbarazzo di dover espellere di continuo la saliva in pubblico, decisi a malincuore di ridurre la mia vita sociale. Il mio malessere era diventato un disagio indescrivibile.

Un’ esperienza dolorosa, che mi ha spinto a volere conoscere le vere cause di questa malattia e a specializzarmi, dopo la laurea, in un metodo di cura altamente innovativo: la riabilitazione viscerale. Grazie alle tecniche fisioterapiche apprese e sperimentate, ho risolto definitivamente i miei problemi di salute, e oggi il reflusso è un ricordo ormai lontano. Posso mangiare quello che voglio, e non ho più bisogno di prendere farmaci.

I farmaci antireflusso riescono soltanto a contenere i sintomi, senza agire sulla causa del reflusso. Così come una dieta proibitiva, spesso da sola, non riesce a risolvere completamente il problema. Perché? Perché la malattia da reflusso gastroesofageo non è mai determinata da una sola causa, ma da più cause tra cui quella meccanica e cioè fasciale/muscolare, che purtroppo non viene mai presa in considerazione. Perché?

Nella storia della medicina non è mai stata studiata l’associazione di un trattamento meccanico specifico ad una cura medica e nutrizionale per quanto riguarda la cura del reflusso gastrico. Finalmente la realtà terapeutica si è evoluta, e grazie a diverse specializzazioni post-lauream in riabilitazione viscerale, e in particolare nella cura del reflusso gastrico, sono venuta a conoscenza del fatto che, qualsiasi sia la causa prima che sottende al reflusso, la causa meccanica fasciale/muscolare in queste patologie risulta essere sempre compromessa e quindi bisogna sempre prenderla in considerazione per cercare di risolverla ed evitare e/o migliorare tali patologie.

A questo punto potresti dirmi di aver provato, a tal proposito, anche i trattamenti di un fisioterapista e non aver risolto. Anche in questo caso ti spiego perché. Di solito le cause principali che portano a ricorrere ad un fisioterapista sono: Cefalea, Lombosciatalgia, post-operatorio, osteoporosi… Quindi normalmente il fisioterapista si occupa di curare patologie ortopediche e neurologiche e non la malattia da reflusso gastroesofageo. È solo la mia passata dolorosa esperienza riguardo la sofferenza datami dalla Malattia da reflusso gastrico che mi ha reso molto sensibile ai dolori di chi soffre di questa spiacevole malattia, e che mi ha portato a specializzarmi nella branca della riabilitazione viscerale, dedicando la mia attività di fisioterapista solo ed esclusivamente alla cura dei disturbi da reflusso gastrico e delle patologie correlate, croniche.


Da più di 10 anni, tratto ogni giorno solo i pazienti affetti da reflusso gastrico, ernia iatale, tachicardia da reflusso e patologie correlate, ovvero il contrario di ciò che fa normalmente un fisioterapista. Per cui, quello che mi contraddistingue da un fisioterapista classico è solo l’esperienza costante nel trattare ogni giorno queste patologie invalidanti. È l’esperienza giornaliera nel dedicarsi costantemente solo ad una determinata cosa che fa la differenza.

La gastrite e il reflusso sono patologie croniche da cui non si può guarire. Questa affermazione è falsa nella maggior parte dei casi. I disturbi cronici possono e devono essere curati attraverso dei metodi efficaci che vadano ad agire sulla causa.

Nei casi più gravi, in cui i farmaci non fanno effetto, è consigliabile ricorrere alla chirurgia. In realtà, oltre a essere invasivi, gli interventi chirurgici non sono sempre efficaci.

farmaci sono l’unica soluzione al problema del reflusso riconosciuta dal mondo medico. Anche quest’affermazione è falsa! Le medicine sono efficaci solo nel trattamento dei sintomi (spesso neanche per quelli)– e quindi non guariscono dalla malattia, ma semplicemente ne nascondono i segnali fisici (sintomi)- esistono delle tecniche manuali specifiche che agiscono sulla causa meccanica che provoca il reflusso, come nel caso di un cardias beante, che è un anello muscolare circolare che si trova tra l’esofago e lo stomaco, e si apre solo per far passare il cibo. A differenza del meccanismo di chiusura/apertura delle valvole cardiache, i cui difetti possono essere corretti, quando si può, solo chirurgicamente, non è così per il cardias.

Il meccanismo di chiusura del cardias si può correggere perchè è dato dall’azione di un muscolo circolare il cui compito è quello di stringere (come quando chiudiamo la mano a pugno), per chiudere la parte inferiore dell’esofago quando non si mangia, o dopo aver mangiato, e di aprirsi solo per far passare il cibo. Quindi, a differenza delle valvole cardiache, qui non c’è un “coperchio” che si alza e si abbassa, ma c’è un movimento di chiusura, di stretta, simile ad un pugno, dato appunto da un muscolo circolare.

Questo muscolo circolare che costituisce il cardias,  possiede un tono, una contrattura di base molto alta per mantenere chiusa la valvola ed  evitare così la risalita del cibo dallo stomaco in esofago una volta che si è mangiato. Si dice infatti che il cardias è una valvola circolare ad alta pressione, cioè il suo tono, la sua pressione è talmente alta da superare quella atmosferica e quella addominale, questo per impedire sia la risalita di cibo (che si ha se la pressione addominale e quindi dello stomaco è superiore a quella del cardias) sia il disturbo della pressione atmosferica.

Per aiutare a mantenere alto il tono del CARDIAS, ci sono delle strutture circostanti, come in primis il muscolo Diaframma, in intimo contatto con l’esofago.

Per cui una forte contrattura del diaframma, e quindi una sua trazione (tiraggio) anomala , può tirare in senso trasversale a livello dell’esofago mantenendo così aperto il cardias, perché il diaframma è connesso all’esofago tramite un legamento, detto “Legamento freno-esofageo o membrana di Laimer-Bertelli, la cui integrità e corretta inserzione concorre al corretto funzionamento del cardias.

 In questo articolo scientifico pubblicato su PubMed (motore di ricerca gratuito dove si possono trovare articoli di letteratura scientifica biomedica) viene dimostrato come un lavoro specifico sul diaframma aumenti il tono del Cardias.

E allora, come puoi uscire per sempre dall’incubo del reflusso?

Come ti accennavo all’inizio, esistono delle tecniche manuali specifiche, per niente invasive e sperimentate ormai da anni, con le quali si va ad  elasticizzare e quindi riportare in equilibrio il diaframma, in modo che possa esercitare bene la sua azione di “valvola anti-reflusso”, contribuendo a mantenere di nuovo alto il tono di chiusura del cardias.

Si vanno inoltre ad elasticizzare anche tutti quei muscoli che, con la loro contrattura, insieme sempre ad un diaframma “bloccato”, hanno favorito un’alterazione della postura, e quindi spesso l’insorgenza di un’ernia iatale, contribuendo all’insorgenza della Tachicardia/extrasistole da reflusso, oppressione toracica, nodo in gola ecc..

Le cause meccaniche del reflusso gastrico:

In pratica, il diaframma, insieme ai muscoli inspiratori accessori (quelli del torace e del collo), è il maggiore responsabile dell’insorgenza del reflusso.

Quando, per vari motivi che vedremo dopo, il diaframma rimane contratto, tende a perdere la sua forma di cupola e si abbassa, esercitando una pressione costante sullo stomaco sottostante, creando così problemi di svuotamento gastrico. Si avrà quindi un rallentamento della digestione con conseguente fermentazione del cibo ingerito. Quando gli alimenti fermentano, creano dell’aria – la cosiddetta “bolla gastrica” – che spingendo verso l’alto per uscire stimola l’apertura della valvola cardias, rendendola beante.

Cos’è il cardias, e cosa significa beante?

Il cardias è un anello muscolare circolare che si trova tra l’esofago e lo stomaco e si apre solo per far passare il cibo. Con la fermentazione della digestione, causata spesso dalla contrattura del diaframma, questa valvola smette di funzionare correttamente, per cui spesso rimane “aperta” anche quando non dovrebbe. Ecco allora che si parla di “cardias incontinente” o  “ipotonico” o “beante”.

Il cardias beante genera a sua volta il reflusso gastrico: il cibo e l’acido contenuti nello stomaco refluiscono in esofago, provocando tutta una serie di sintomi, tra cui la tosse stizzosa, l’asma, la tachicardia, le esofagiti, i bruciori retrosternali, il nodo in gola, l’oppressione toracica e, nei casi più gravi, l’ernia iatale.

Nell’ernia iatale non è solo il diaframma ad irrigidirsi, ma anche altri muscoli e legamenti del torace e del collo collegati. Con la loro rigidità, questi muscoli generano una trazione (tiraggio) dello stomaco verso l’alto causando la sua erniazione, ovvero il passaggio di una sua porzione dall’addome al torace, attraverso un foro del diaframma.

Perché il diaframma diventa rigido e contratto?

Lo stress e l’ansia costante, la rigidità del collo e del torace o addirittura un trauma fisico possono generare una contrattura del muscolo diaframma, e quindi l’insorgenza del reflusso gastrico.

Come agire sulle cause del reflusso?

È importante intervenire sui fattori che concorrono alla comparsa del reflusso gastrico e dei disturbi correlati, agendo su diversi fronti:

  1. Sul piano psicologico, andando a gestire e prevenire i meccanismi mentali ed emotivi che causano cambiamenti nel sistema muscolare e quindi posturale. Questi mutamenti a loro volta influenzano la tenuta del cardias;
  2. livello fisico, riequilibrando la meccanica del diaframma e di tutti i muscoli inspiratori accessori. In questo modo il cardias potrà esercitare correttamente la sua azione di “valvola anti-reflusso”.
  3. A livello alimentare, osservando un’integrazione alimentare specifica non proibitiva ma educativa nel senso che insegna come affrontare i tre momenti della giornata in modo adeguato, perchè i tre momenti della giornata sono diversi e rispondono bene a determinati alimenti. Inoltre aiuta a regolarizzare la produzione acida che è molto importante per digerire bene ciò che si mangia.

Ecco il parere di altri dottori sul Metodo Trabucco!

Sono molti i dottori che condividono il mio metodo, eccone solo alcuni che hanno voluto testimoniarlo:

IN PRATICA COSA FA IL METODO TRABUCCO?

  • È un percorso di cura ideato da me, sulla base della mia lunga esperienza universitaria e professionale nel trattamento del reflusso gastro-esofageo e delle patologie correlate. A differenza dei farmaci, che intervengono solo sui sintomi, questo programma di cura agisce sulle cause fisiche ed emotive (cause somatopsichiche) che provocano tale malattia, in modo da risolvere il problema alla radice.L’adesione al mio protocollo di cura non richiede di interrompere una eventuale terapia farmacologica, ma nel tempo permetterà di ridurre progressivamente l’assunzione di medicine. Grazie a delle tecniche manuali e a degli esercizi specifici da eseguire a casa, andremo a:
    1. Riportare in equilibrio il movimento (meccanica) del diaframma e di tutti i muscoli inspiratori accessori;
    2. Liberare il cardias da tensioni fasciali anomale, favorendo così la sua capacità di chiusura;
    3. Decontrarre i muscoli del torace e del collo che, con la loro contrattura, hanno favorito un’alterazione della postura e spesso la risalità dello stomaco nel torace (ernia iatale);
    4. Risolvere o prevenire le patologie più gravi correlate al reflusso gastrico, come l’ernia iatale e la tachicardia da reflusso.

    Il Metodo Trabucco consente quindi di riequilibrare i muscoli alterati per rendere nuovamente funzionante il cardias,e rilassare uno stomaco spastico favorendo così una digestione corretta e riducendo o eliminando del tutto i sintomi legati al reflusso.

    Una cura efficace anche per i casi più difficili

    Qualunque sia la causa primaria che sottende al reflusso (stress, ansia, problemi metabolici, traumi fisici ecc),  in ogni paziente con sofferenza gastrica e/o ernia iatale, inclusi i casi cronici più gravi, è stato evidenziato come sia sempre presente il blocco del diaframma e l’irrigidimento dei muscoli del torace e del collo, con una conseguente alterazione della postura.

    Ecco perché intervenire sulla meccanica muscolare significa risolvere il problema principale alla base di queste patologie.

    I sintomi vaghi collegati al reflusso

    La mia esperienza clinica mi insegna che i sintomi vaghi legati al reflusso sono moltissimi: gonfiore o dolori addominali, muco, tosse, mal di gola frequente, acufeni, intolleranze alimentari, allergie, nodo in gola, oppressione toracica…Tutti questi disturbi sembrano scollegati tra loro, eppure è proprio su di essi che bisogna lavorare per risolvere il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale.

ECCO CHE COSA DICONO I PAZIENTI DEL METODO TRABUCCO:

“Manus sapiens potens est”
« Solo una mano, guidata da profonde conoscenze scientifiche, può risolvere bene e velocemente un problema muscolo-scheletrico-viscerale.
Più si hanno conoscenze, più si riesce a risalire alla causa di un dolore e di una disfunzione articolare. Non c’è niente di magico. »
Prof. Luigi Stecco

COM’È STRUTTURATO IL PROTOCOLLO INTEGRATO METODO TRABUCCO?

  • Il Metodo Trabucco comprende l’esecuzione di tre trattamenti fisioterapici in studio, uno ogni 20-30 giorni circa (dipende dal caso), più l’iscrizione al percorso online come supporto a casa tra un trattamento e l’altro.

    Vediamo nel dettaglio:

    • 1a visita e trattamento

      Durante la prima visita la Dott.ssa Trabucco raccoglierà la tua storia clinica, ti illustrerà le varie fasi del protocollo di cura e effettuerà il primo trattamento manuale specifico. Al termine della seduta ti spiegherà come eseguire il 1° esercizio a casa per proseguire la terapia. Riceverai le credenziali per accedere al percorso online, dove troverai i video-esercizi da svolgere autonomamente e gli altri materiali che completano il protocollo terapeutico online.

    • Percorso Online

      Nel percorso online troverai:

      • 7 video per 7 esercizi da eseguire a casa

        Video-esercizi
        All’interno del portale riservato troverai 7 video-esercizi da fare a casa per continuare a stimolare il riequilibrio fasciale/ muscolare ottenuto dopo il trattamento in studio. L’allenamento quotidiano è infatti fondamentale per mantenere i risultati ottenuti con il trattamento. E’ la costanza che  favorisce la decontrattura dei muscoli che sono rimasti contratti per mesi o anni interi, e garantire il successo della terapia.

        Il 1° esercizio dev’essere eseguito ogni giorno per 2 settimane. Ogni esercizio è propedeutico all’esecuzione di quello successivo. Gli esercizi sono molto semplici e portano via poco tempo. E’ la costanza che vince!

      • Supporto online della Dott.ssa Trabucco

        Per rendere performante e veloce il percorso di cura sarete in contatto con la Dott.ssa Trabucco tramite l’invio di un’e-mail (ogni 15 giorni) dove la Dottoressa vi farà alcune domande utili a capire come procede il percorso.

        NON SARETE MAI SOLI!

      • Supporto Emozionale

        Un esercizio di mindfulness e alcuni suggerimenti riguardo gli esercizi di bionergetica presenti sul portale ti aiuteranno a gestire efficacemente lo stress e l’ansia, che sono spesso la causa principale della rigidità muscolare e quindi di conseguenza  reflusso gastrico e delle ernie iatali.

      •  Supporto per un allenamento efficace Questo supporto nasce per 2 motivi : Il primo è che,  a prescindere dall’età o dalla patologia che si ha, bisogna fare movimento,perché la struttura del nostro corpo è stata progettata per camminare, correre, stare in piedi oltre che per riposare sdraiati.Sicuramente non siamo stati progettati per vivere, ad esempio, 8 ore seduti su una sedia, davanti ad un computer.Di base bisognerebbe fare almeno 5000 passi al giorno, per avere i classici benefici sulla massa corporea, il grasso viscerale, la frequenza cardiaca, i  trigliceridi e colesterolo cattivo, il diabete ed evitare una pericolosissima artrosi precoce.Il secondo motivo è che chi soffre di ernia iatale e/o di un cardias beante, ha una struttura muscolare del torace e del collo molto rigida, e spesso gli viene detto che fare sport potrebbe peggiorare la sua situazione. Voglio che si sappia che non è così se si è in presenza di di un sistema fasciale e quindi muscolare flessibile.

        Inoltre è stato visto in ricerca , in uno studio scientifico sui muscoli trapezi,  (https://www.chrisworsfold.com/neck-pain-can-we-learn-anything-from-histochemistry/)

        che dare uno stimolo con un pò di carico, e quindi con un pò di lavoro sulla forza di questi muscoli, invece di portar in uno stato di tensione la muscolatura del collo e dei trapezi, va in qualche modo a rilassarla e a migliorare lo stato generale di tutta la muscolatura di quellarea. 

        Questo vuol dire che oltre ad eseguire a casa gli esercizi specifici di respirazione a casa, è fondamentale, nonché obbligatorio, eseguire anche esercizi con dei carichi per mantenere nel tempo l’elasticità muscolare ed evitare così recidive nel tempo.

        RIPETO-Solo con un sistema muscolare elastico e flessibile si potranno fare contemporaneamente esercizi con dei carichi senza rischi e avere così benefici prolungati nel tempo.

        Alla luce di ciò ho potuto verificare che il protocollo  meccanico d’elezione in questi casi è:

        1-Trattamento meccanico personalizzato in studio

        2 -esercizi specifici di respirazione da fare a casa per mantenere i risultati ottenuti con il trattamento in studio

        3 -Esercizi specifici di mobilità e con dei carichi, sempre per mantenere i risultati ottenuti

        Così per permettere ai miei pazienti di fare ginnastica in sicurezza, ho deciso di fornire anche un supporto video per un allenamento efficace, con 11 esercizi specifici da poter svolgere a casa o in palestra, sia durante il periodo di trattamento in studio che soprattutto dopo, per evitare ripercussioni sul nuovo stato di salute, e mantenere o “ ancora meglio” aumentare il proprio benessere psicofisico.

        Il supporto è utile anche e soprattutto per persone che non hanno mai fatto sport, per prepararle con gradualità al movimento prolungato.

        6) 2 visite di controllo e trattamento in studio con la Dott.ssa Trabucco

        Durante le visite di controllo si potrà verificare con la Dott.ssa Trabucco la corretta esecuzione degli esercizi, i progressi effettuati ed eventuali correzioni da fare per stabilizzare i risultati ottenuti.

        Come detto, nella visita è compreso il trattamento, dove si continuerà, qualora necessario, il lavoro muscolo-fasciale profondo, non effettuabile a casa da soli.Contenuti Extra

        Troverai infine dei materiali di approfondimento riguardanti la meditazione, l’alimentazione e gli estratti video di alcuni corsi svolti dalla Dott.ssa Trabucco.

    • 2a Seduta

      La 2a visita si terrà a 20/30 giorni di distanza dall’inizio del protocollo (dipende dal caso), in una data che potrai concordare direttamente con la Dott.ssa Trabucco. Durante la seduta verrà eseguito un altro trattamento manuale specifico e verranno valutati i progressi che hai ottenuto fino a quel momento. La dottoressa ti consiglierà eventuali correzioni per migliorare i risultati.

    • 3a Seduta

      Durante il terzo appuntamento la Dottoressa eseguirà un ulteriore trattamento manuale specifico di rinforzo, utile a stabilizzare il processo di guarigione.

    IMPORTANTE: Solitamente tre incontri con i relativi trattamenti sono sufficienti per portare la maggior parte dei pazienti ad una fase di stabilità. Tuttavia, i soggetti con una patologia cronica che dura da anni, magari legata a gravi traumi fisici o stressanti, potrebbero avere bisogno di una terapia più lunga. In questi casi sarà necessario eseguire un quarto trattamento dove la Dott.ssa Trabucco studierà un programma personalizzato sulla base delle esigenze specifiche del paziente.

    Cosa devi sapere prima di aderire al protocollo di cura

    1. Il metodo Trabucco è un percorso che, per essere efficace, richiede dedizione, serietà ed impegno costante durante l’intera durata del protocollo. Dovrai eseguire ogni giorno gli esercizi indicati e mettere in pratica tutti i consigli legati all’alimentazione e al controllo dello stress e delle emozioni.
    2. Gli esercizi proposti servono a completare i trattamenti manuali effettuati dalla dott.ssa Trabucco in studio e a mantenere nel tempo i risultati ottenuti durante le sedute. Non possono quindi in alcun modo sostituire le visite in studio, e vanno eseguiti secondo le scadenze e modalità dettate dal protocollo.
    3. Il Metodo Trabucco non è una semplice serie di sedute fisioterapiche, ma un programma di cura completo per risolvere le cause del reflusso e delle patologie correlate. Comprende tecniche e conoscenze apprese in numerosi corsi di specializzazione post-laurea riconosciuti a livello universitario e sul campo, curando pazienti con disturbi simili ai tuoi.

Domande Frequenti

Sì, certamente! Il Centro Trabucco si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione Tiburtina e a 45 minuti di auto dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Puoi richiedere un appuntamento nella fascia oraria 11-13 o 15-17, così avrai il tempo di rientrare a casa prima di sera.

No, non è possibile. Le visite e i trattamenti fisioterapici eseguiti dalla dott.ssa Trabucco sono una parte fondamentale del protocollo di cura, perché servono a conoscere la tua storia clinica, a individuare la vera causa del tuo disturbo e a eseguire una valutazione posturale ed un trattamento fisioterapico in relazione al tuo problema gastro-esofageo.

Sì, questo protocollo è stato pensato per essere accessibile a tutti. I video presenti nel percorso online ti guideranno passo passo nell’esecuzione degli esercizi. Se ti restano dei dubbi, potrai chiedere ulteriori chiarimenti direttamente alla dott.ssa Trabucco, sia durante le visite periodiche che via email.

Chi sono?

Alcune informazioni su di me

Chi soffre da tempo di reflusso gastroesofageo sa che le soluzioni online e offline sono tante e tanto diverse tra loro.

Purtroppo non è raro imbattersi in personale sanitario poco preparato sull’argomento che si professa grande esperto o affidarsi a cure nuove e poco affidabili.

È molto comune, e peraltro doveroso, rivolgersi poi ad un Medico Gastroenterologo, per una diagnosi precisa, il quale prescrive un farmaco gastroprotettore, che ti aiuterà solo ad alleviare i sintomi del reflusso ma non a risolvere il problema, come tu stesso stai sperimentando.

 Una soluzione come il Metodo Trabucco è la cura che stavi cercando, quella cura strategica e scientifica che finalmente ti libererà dalle catene della sofferenza perché agisce finalmente sulla causa!

Però, anche se forse hai letto le recensioni del mio metodo e del libro, fidarsi non è facile.

Ecco perché ho pensato di essere il più trasparente e raccontarti la mia storia, non solo professionale.

Credo infatti che non ci si debba limitare a scorrere lauree e attestati, che comunque sono importantissimi, ma occorra anche conoscere aspetti meno noti di chi può aiutarti a curare il reflusso gastroesofageo con un Percorso di cura Integrato perché lo ha fatto prima di te con grandi risultati.

Soprattutto se questa storia è uguale alla tua: una storia di lunga sofferenza da reflusso, con gli stessi connessi disturbi che provi ogni giorno anche tu e non sai più cosa prendere e cosa fare per lenire anche solo leggermente il disturbo.

La mia formazione

Mi sono laureata in Fisioterapia a Roma, nel 2003, all’Università “La Sapienza”.

Poi ho conseguito la Specializzazione in Rieducazione Posturale presso l’Università Tor Vergata, la Specializzazione in Manipolazione Fasciale e in Terapia Manuale-Osteopatia Viscerale

Docente in disfunzioni gastriche nell’ambito del Master di II Livello in “Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia della Nutrizione” presso L’Università Europea di Roma.

Mi appassiona unire le conoscenze fisioterapiche e quelle dinamiche in un’unica dimensione, in questo modo credo di poter aiutare meglio chi si rivolge a me per alleviare le sue sofferenze.

Dobbiamo amare il nostro corpo, nutrirlo e curarlo,quando necessario, nel modo giusto, per una vita piena di benessere.

La mia passata dolorosa esperienza riguardo la sofferenza datami dalla Malattia da reflusso gastrico, mi ha reso molto sensibile ai dolori di chi soffre di questa spiacevole malattia, portandomi a specializzarmi nella branca della riabilitazione viscerale. I miei aggiornamenti al riguardo sono continui.

Data l’evidenza delle guarigioni ottenute sul campo con tanto di testimonianze, ho deciso di aiutare il maggior numero possibile di persone, visto le numerose richieste di aiuto che ricevo ogni giorno per la malattia da reflusso gastrico e delle ernie iatali.

Riesco a fare ciò perchè il mio metodo di cura può riabilitare una funzione alterata per ridare il benessere perduto con i vizi o con le malattie anche già curate o spesso perduto con le cure stesse.
La cosiddetta restitutio ad Integrum della funzione originale, così come era nata per essere.

Infatti la parola Fisioterapia significa letteralmente terapia di aiuto alle funzioni fisiologiche come la deambulazione o la digestione ecc

Ho inoltre un forte interesse per la riabilitazione legata all’aumento della performance sportiva e per la cura degli animali.

  • Cosa si impara con il Protocollo Integrato Metodo Trabucco

    1. Le cause del tuo disturbo e i metodi per guarire in modo naturale, senza farmaci.
    2. Le tecniche e gli esercizi per riequilibrare il sistema muscolare e i difetti di postura che causano il reflusso.
    3. La strategia alimentare più indicata per preservare la funzionalità del cardias ed evitare e/o migliorare una gastrite.
    4. Delle tecniche efficaci per la gestione dello stress psicofisico e dell’ansia.

    E quindi…a liberarti dal problema del reflusso, recuperando la salute e il benessere psicofisico senza l’uso di farmaci (ma solo perchè in questo caso non funzionano). Tornerai a mangiare tutto quello che vuoi e ad avere una vita normale!

    Il Metodo Trabucco NON è adatto a te se:

    • Non sei pronto a impegnarti nell’esecuzione giornaliera degli esercizi per almeno 8 settimane;
    • Non sei disposto a seguire le linee guida fornite e la strategia alimentare indicata, riconsiderando il tuo stile di vita e le tue abitudini.
    • Non hai accesso costante a un PC o ad uno smartphone e a una linea Internet veloce, necessari per accedere al percorso online in modalità streaming. Per ragioni di sicurezza, non potrai scaricare sul computer i contenuti presenti all’interno dell’area riservata.

PRENOTA QUI LA TELEFONATA DI ORIENTAMENTO GRATUITA:

Il primo passo da fare è la Prima Visita, per questo motivo ti ho messo a disposizione una telefonata di orientamento, senza impegno, in cui ti racconterò come si svolge e come è strutturato il Percorso.

Ti basta lasciare i tuoi dati qui di seguito, ti richiamerò il prima possibile! E ricorda: il numero con cui ti chiamerò è il 349 13 68 337. Quindi, ricorda di rispondere quando lo vedi sul tuo cellulare e non pensare che sia la solita chiamata di un call center. A presto!

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